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Ottobre 31, 2024La pirateria digitale rappresenta una sfida significativa per settori come l’intrattenimento, lo sport e la cultura. Per affrontare questa problematica, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha implementato Piracy Shield, una piattaforma tecnologica progettata per identificare e bloccare i siti che distribuiscono contenuti illeciti. Attiva dal febbraio 2024, la comunità ha accolto l’iniziativa con interesse; ma ha anche sollevato critiche a causa di problematiche operative rilevanti.

Come Funziona Piracy Shield
Piracy Shield è stato sviluppato in collaborazione con la startup SP Tech e lo Studio Legale Previti. I titolari dei diritti – come DAZN, Lega Serie A, Mediaset e Sky – possono segnalare contenuti pirata. Una volta ricevuta la segnalazione, Piracy Shield notifica gli Internet Service Provider (ISP); questi sono obbligati a bloccare gli indirizzi IP segnalati entro 30 minuti. Gli utenti che tentano di accedere ai siti bloccati visualizzano un messaggio che informa sull’illegalità del contenuto. Per prevenire errori, è stata creata una whitelist contenente circa 11.000 siti affidabili, ma incidenti recenti hanno dimostrato che questa misura non è sempre efficace.
L’Incidente del 19 Ottobre: Google sotto i Riflettori
Il 19 ottobre 2023, Piracy Shield ha inavvertitamente bloccato un nodo critico della rete di Google a Milano. Tale nodo, gestisce circa il 70% del traffico italiano di servizi come Google Drive e YouTube. Questo errore, avvenuto nel tentativo di contrastare la pirateria, ha causato disservizi per milioni di utenti, sia privati sia aziende e istituzioni educative. L’evento ha generato immediate proteste, con il Parlamento italiano che ha chiesto chiarimenti e Agcom che ha emesso una diffida formale a DAZN, uno dei principali segnalatori di contenuti. Questo incidente ha evidenziato la necessità di processi più accurati per evitare danni collaterali a servizi legittimi.
Le Critiche e le Prospettive di Riforma
Elisa Giomi, commissaria di Agcom, ha dichiarato che Piracy Shield comporta “rischi non sostenibili” per utenti e imprese; ha suggerito, quindi, una sospensione temporanea fino alla risoluzione dei problemi tecnici. Anche il Parlamento ha sollecitato una maggiore trasparenza e un riesame delle procedure operative della piattaforma. La questione centrale è bilanciare la protezione dei diritti d’autore con il funzionamento affidabile della rete. L’incidente del 19 ottobre dimostra come un approccio automatizzato e non sufficientemente verificato possa compromettere l’accesso a servizi essenziali, generando un impatto negativo su vasta scala.
Confronto con gli Approcci Internazionali
Altri Paesi hanno adottato strategie diverse per affrontare la pirateria digitale. In Germania, i blocchi sono limitati a siti interamente dedicati alla pirateria; gli utenti che distribuiscono contenuti illegali possono essere multati fino a 1.500 euro. Questo approccio più selettivo riduce i rischi di interferenze con la rete legittima. Negli Stati Uniti, i titolari dei diritti possono contattare direttamente i fornitori di hosting per richiedere la rimozione di contenuti specifici, evitando blocchi generalizzati tramite DNS. Questo sistema consente interventi mirati ed evita conseguenze non intenzionali. In Spagna, invece, si sta sviluppando una piattaforma simile a Piracy Shield; i dettagli del funzionamento e delle misure di controllo, però, devono ancora essere definiti.
Il Futuro di Piracy Shield
L’episodio del 19 ottobre non è un evento isolato e ha messo in evidenza criticità strutturali della piattaforma. Il 23 ottobre, Agcom ha ribadito la necessità di processi più rigorosi per evitare blocchi impropri. Tuttavia, nessuna delle parti coinvolte ha ammesso responsabilità, definendo l’accaduto un “errore tecnico”. Nonostante le sfide, Piracy Shield rappresenta un tentativo significativo di innovazione nella tutela del copyright e, più in generale, della proprietà industriale.
Tuttavia, il suo successo dipenderà dalla capacità delle autorità di migliorare il sistema, garantendo un equilibrio tra protezione dei diritti e accesso sicuro ai servizi digitali. Per raggiungere questo obiettivo, sarà essenziale coinvolgere tutti gli attori del settore, inclusi ISP, utenti e detentori dei diritti, in un dialogo aperto volto a creare un sistema più trasparente, efficace e sostenibile.
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